Milano, 6 giugno – ore 18.00
Copernico – Sala Lunigiana
Via Copernico 38, angolo via Lunigiana
Gli effetti della crisi, a partire dal 2008 e fino a questi giorni, hanno riempito gli spazi di informazione, le analisi politiche, i focus economici in Italia ed Europa. Caduta del PIL di 8 punti, crollo del 20% della produzione industriale, disoccupazione raddoppiata in 7 anni sono numeri spesso citati nel dibattito pubblico. L’Italia è però anche molto altro: food, green technologies, design e arredo, meccanica – tra gli altri – sono protagonisti di un Made in Italy vincente nel mondo. Industrie come le macchine utensili fanno il boom di ordini nel primo trimestre 2016. L’export continua a consolidarsi e a sostenere il Sistema Paese. Molte delle aziende protagoniste di questi settori fanno parte del “Quarto Capitalismo”: realtà industriali italiane di medie dimensioni con forte esposizione sui mercati internazionali, qualità riconosciuta nei prodotti e servizi offerti, velocità e flessibilità nell’intercettare segmenti di domanda globale.
Per queste imprese la finanza e l’apertura al mercato possono giocare un ruolo chiave per la crescita e l’internazionalizzazione: dalla quotazione in Borsa fino a operazioni di aggregazione e di Merger & acquisition. Il nostro sistema infatti è ormai da tempo non esclusivamente “banco-centrico” e nuove opportunità e veicoli di finanziamento possono svolgere una funzione di cerniera tra mercati e medie imprese, contribuendo alla loro professionalizzazione. C’è infine la componente manageriale interna. Il mondo gira sempre più veloce e una guida aziendale sicura e anticipatrice di trend e di nuovi modelli di business, porta al successo e alla prosperità economica e sociale. Diventa così importante – per il Made in Italy – definire le competenze chiave dei manager, usando la formazione manageriale come agente decisivo nell’accompagnamento delle persone per affrontare il cambiamento in atto.