Milano, 7 luglio 2008
“La Cina è un unico, grande mercato”, “Il mercato cinese crescerà per sempre”, “I cinesi sono imperscrutabili”. Questi sono alcuni dei luoghi comuni che circolano nel mondo del business, oggi ancora di più per l’attualità dei rapporti economici con il gigante asiatico. Anche se sempre più occidentalizzata, nei fatti la Cina continua a essere un mercato molto difficile per le aziende che intendono sbarcarvi: possiede una cultura millenaria, senza comprendere la quale è impossibile sperare di avere successo sul suo territorio. Per chi non conosce la Cina e le sue usanze, l’idea di fare affari in questo Paese può mettere paura. Sembra che le regole da seguire, qui, siano totalmente diverse. Al di là di queste differenze, tuttavia, i principi essenziali non cambiano. Fare affari significa offrire ai clienti prodotti o servizi eccellenti a un prezzo abbordabile, nonché sufficiente a garantire un profitto al fornitore. Questo workshop è, volutamente, a ridosso delle Olimpiadi 2008. Un’occasione straordinaria per tirare le somme dell’espansione del Regno di Mezzo e per misurare il futuro. Capire cosa ci aspetta nei prossimi anni. Capire il calibro elle strategie della nazione più popolosa del mondo. L’Italia che fa affari in Cina e la Cina che fa affari in Italia con l’ingresso nel capitale di aziende presenti sul nostro territorio.
Intraprendere un business con la Cina comporta tempi lunghi sia per districarsi da un sistema normativo che regolamenta un Paese in crescita tumultuosa, sia per la complessità di entrare in una realtà lontana geograficamente e culturalmente. Per conoscere la Cina ci vorrebbero cento vite, disse Confucio. La decisione della Cina di aprire i suoi mercati ha attratto schiere di aziende occidentali. Sembra che chiunque stia aprendo dei costosi uffici a Shanghai e Pechino. Le compagnie aeree volano ogni giorno in Cina con la business class al completo. Ma quello cinese non è un mercato in cui ci si arricchisce in breve tempo, e non è adatto ai deboli di cuore. Tra i nuovi arrivati nel mercato cinese, quelli che hanno fatto molti soldi sono pochi, soprattutto se consideriamo la quantità di capitali investiti. L’education prima del business: se volete fare affari in Cina, dovete sviluppare una comprensione sempre crescente della realtà e della cultura cinese.