Impatto e sostenibilità. Il punto di vista degli HR manager
Indagine di Istud Business School, Cottino Social Impact Campus, CeVIS, Aidp Piemonte e Valle d’Aosta
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HR e sostenibilità: tra consapevolezza e azione
Qual è la visione e il parere dei professionisti della gestione delle Risorse Umane in azienda rispetto ai grandi temi della sostenibilità e dell’impatto? Come stanno affrontando i dipartimenti HR nel loro lavoro la trasformazione sociale, economica, ambientale che stiamo vivendo e quale ruolo e leve possono avere per diventare attori strategici in questa sfida?
Istud Business School, insieme al CeVIS, il Centro di Competenze per la Valutazione e Misurazione dell’Impatto gestito dal Cottino Social Impact Campus, e ad AIDP Piemonte e Valle d’Aosta, hanno condotto tra agosto 2023 e marzo 2024, una ricerca per approfondire l’impatto delle politiche di people management a partire dal punto di vista dei membri della famiglia professionale HR e dal loro livello di conoscenza, consapevolezza e motivazione su questo tema. Per impatto lo studio ha inteso “gli effetti e i cambiamenti sociali, ambientali, economici generati nel lungo periodo sulla comunità dalle attività svolte da un’organizzazione”.
HR e sostenibilità tra consapevolezza e azione, cosa ci dice l’indagine:
- La connessione tra sostenibilità, innovazione e vantaggio competitivo è consolidata tra i rispondenti. In particolare sembra essere diffusa una visione strategica e trasformativa della sostenibilità.
- Le aziende sembrano saper bene cosa servirebbe per essere sostenibili e generare impatto, e sono mediamente pronte, ma non ne fanno ancora una leva strategica effettiva. In generale, non c’è ancora una cultura diffusa in tutta l’organizzazione.
- Negli ultimi 4 anni si è avuta una crescita di quasi il 70% del numero di aziende che hanno istituito un ruolo dedicato ai temi della sostenibilità e dell’impatto.
- La funzione HR si percepisce come agente di sostenibilità su temi di sua pertinenza diretta (D&I, welfare), ma non ancora su temi sociali più ampi (crisi climatica, crisi migratorie, povertà educativa). Questo dato denota una autopercezione funzionale ed esecutiva, molto meno strategica ed ecosistemica.
Il profilo dei rispondenti all’indagine
Posizione lavorativa degli intervistati
Dimensioni dell’azienda
Crescita e sfide future | L’analisi dei partner dell’indagine
Marella Caramazza | Direttore Generale ISTUD Business School e Board Member del Cottino Social Impact Campus, Direzione strategica CeVIS
«Dall’indagine emerge come le Risorse Umane stiano prendendo piena coscienza del ruolo guida che possono avere rispetto agli obiettivi di sostenibilità in azienda ma come manchi ancora un salto di qualità in termini di strategia esplicita, di visione e di azioni di promozione culturale da condurre dentro all’organizzazione e verso l’ecosistema esterno. Siamo in un cammino di crescita e apprendimento che può fare diventare l’HR un agente chiave catalizzatore della transizione sostenibile, per fare questo però tutti i professionisti del people management devono lavorare su una piena assunzione di ownership e centralità decisionale nella partita della sostenibilità e dell’impatto».
Giorgio Barbero | Presidente AIDP Piemonte e Valle d’Aosta
«Per la nostra famiglia professionale i temi della sostenibilità e dell’impatto sono centrali già da alcuni anni, e diventeranno sempre più strategici. I colleghi hanno mostrato, nel rispondere all’indagine, piena consapevolezza delle sfide che saranno chiamati ad affrontare e una crescente maturità nel comprendere quali siano i temi su cui ci sarà maggior bisogno di formazione e quali le linee progettuali da sviluppare. Il contributo dell’HR nell’ambito della sostenibilità è tanto più determinante quanto più si integra con l’intera strategia organizzativa in questo campo: sarà importante, nel prossimo periodo, fornire ai colleghi gli strumenti necessari a valutare e applicare le migliori pratiche in questo senso. AIDP è pronta a supportare i colleghi nell’ampliamento delle competenze professionali anche in questo ambito, in modo che lo specialista HR possa diventare un esperto di sostenibilità e impatto e possa consentire all’Organizzazione e alle Persone che ci lavorano di svilupparsi in modo equo e sostenibile».
Laura Zanfrini | Professore ordinario Università Cattolica di Milano, Direzione scientifica del Pillar DEI
«Dall’indagine emerge la disponibilità, se non addirittura il desiderio, di mettersi direttamente e responsabilmente in gioco rispetto ai temi della sostenibilità e la capacità di cogliere la rilevanza degli impatti generabili dalle aziende. Ma, insieme, emerge anche la percezione di un gap che è necessario colmare tra ciò che già si fa e ciò che si potrebbe fare. Potremmo parlare di un terreno fertile sul quale occorre seminare conoscenze e competenze, indispensabili alla progettazione ed implementazione di pratiche maggiormente mirate e coerenti con la più ampia strategia aziendale; ma indispensabili anche a rendere riconoscibile e “misurabile” l’impatto, dentro e fuori i confini aziendali, di una gestione consapevole delle leve e degli strumenti attivabili dai professionisti del people management».