COVID-19, awareness and managerial effectiveness
Per chi si occupa di management education, è evidente come quelli che stiamo vivendo siano tempi di prova.
In un ambiente in rapido cambiamento, fortemente impattato dall’emergenza COVID-19, ci siamo trovati tutti ad affrontare sfide difficili e a rispondere alle richieste del mercato dentro a una società profondamente trasformata.
Nei prossimi mesi non ci saranno paradigmi stabili che descriveranno mercati e organizzazioni. Tutto sarà più vulnerabile, mutevole e atipico.
Per far fronte a questo, l’individuo avrà ancora un ruolo centrale. Oltre a partecipare alla vita dell’organizzazione e correre sempre più velocemente per raggiungere gli obiettivi aziendali, ci sarà anche una maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza personale, al significato delle proprie azioni e all’integrità e alla soddisfazione di ognuno.
La negative capability (ovvero la capacità di stare nell’incertezza e in qualche modo “abitarla”) diventa vitale in questi tempi imprevedibili. Le imprese avranno infatti sempre più bisogno di persone capaci di prendere decisioni difficili dentro scenari mutevoli, interagendo e cooperando con gli altri, anche in assenza di autorità gerarchica. Persone empatiche e generose, in grado di gestire le proprie ansie ed emozioni e di coloro con cui lavorano.
Siamo convinti che lo stile di management sarà costretto a cambiare a causa dei cambiamenti fortissimi nella società e nei mercati. Poiché questo cambiamento sarà non lineare, circolare, imprevedibile, la ‘AWARENESS’ è una delle competenze chiave che merita di essere sviluppata oggi.
Social Awareness, Business Awareness, Situational Awareness, Self-Awareness, come quattro cardini di un nuovo paradigma potente, moderno e duraturo.
Marella Caramazza
Laurea in Economia, Master in Business Administration e specializzazione in Social Sciences. Ha partecipato al programma della Wharton School di Philadelphia: “Strategy Design in the flat world – Profiting from Uncertainty”. Studiosa e docente di organizzazione, in particolare si è concentrata sullo studio di cambiamenti culturali nelle imprese. Ha ideato e condotto numerosi programmi di consulenza e formazione manageriale per imprese nazionali e internazionali accompagnando cambiamenti organizzativi complessi. Ha approfondito i temi legati alla gestione responsabile e sostenibile delle imprese, rappresentando ISTUD nella Academy of Business and Society. Su questi temi ha pubblicato diversi articoli e saggi tra cui il volume Management e Responsabilità Sociale, edito dal Sole 24 Ore e nel 2019 Il socio occulto, edito da Egea. Ultimamente si è occupata delle problematiche legate all’infiltrazione della criminalità organizzata nella economia legale, e nel 2014 ha pubblicato con Guerini Editore il saggio “Le aziende confiscate alla mafia – Perché falliscono e cosa fare per salvarle”. I suoi studi sono stati presentati in conferenze internazionali. E’ Direttore Generale della Fondazione ISTUD, Membro del CDA di Cairo Communication, Membro del Consiglio Direttivo di Asfor, della Commissione di valutazione di Apaform, e fa parte del tavolo sulla legalità di Assolombarda. Da gennaio 2017 è Formatore Manageriale Gestore di Strutture Qualificato APAPFORM EQF 7.