Milano, 14 settembre 2016 – ore 18.00 TIM Space – Piazzale Luigi Einaudi, 8
L’impresa solitaria è entrata in crisi. Cambiano le categorie interpretative dei mercati e della società, i modi di stare in un business, i confini delle organizzazioni. Se in un recente passato – in un mondo prevedibile e omogeneo – si vinceva spesso “da soli”, chiusi nei perimetri di pianificazioni standardizzate e modelli di gestione “à la page”, oggi tutto cambia, diventa liquido e discontinuo, segue una trasformazione velocissima. L’impresa non può più essere circoscritta dentro alle categorie tradizionali del piccolo, medio e grande. E’ diventata “veloce o lenta”, “chiusa o aperta”. Multidirezionale e multidimensionale. Snodo di una serie di comunità interne ed esterne nelle quali e dalle quali si genera valore; l’impresa è sempre globale, tesa a valorizzare eccellenze, specificità e relazioni dal proprio territorio. Partendo da questa fotografia sono necessarie competenze organizzative in una prospettiva sistemica e a rete. La capacità di ingaggiare comunità interne ed esterne all’organizzazione diventa una delle competenze chiave per sviluppare innovazione, creare engagement, generare risultati. Cambiano modelli di governance e stili di leadership. Essere parte attiva nell’ecosistema delle diverse community diventa per organizzazioni e manager un valore in sé, il punto di partenza per qualsiasi piano di crescita aziendale e personale. E anche la formazione manageriale può diventare un attore chiave in questo contesto, perché può aiutare le persone nel cambio di mindset e nel creare occasioni di incontro e relazione uniche e ad alto valore.
Partecipano all’incontro:
- Giorgio Di Tullio – Le organizzazioni “larghe”: compiere imprese, ingaggiare comunità
- Maria Rita Fiasco – Il ruolo della formazione manageriale per la costruzione di communities: Executive Developement Programme ISTUD