La formazione del legal in azienda e il valore delle competenze manageriali
Roundtable ISTUD Business School – Milano, 7 Maggio 2018 – Centro Svizzero
Media Partner: TOP LEGAL
Nel corso della tavola rotonda, tenutasi a Milano lo scorso 7 maggio, in occasione dell’avvio del nuovo Master “Giuristi in Azienda”, organizzato da ISTUD Business School, i General e Senior Legal Counsel di note aziende nazionali e internazionali (Angelini, Banca Generali, Coca-Cola HBC Italia, CNH Industrial, Google, Kuwait Petroleum Italia, SPIG e Strade ANAS) hanno raccontato la loro ventennale esperienza come legali di azienda.
Una figura questa, che è in costante evoluzione rispetto soprattutto al recente passato. Come ha testimoniato Claudia Ricchetti, Direttore Legale e Societario di Strade ANAS: “se solo dieci anni fa il mondo delle aziende era poco preparato ad avere al proprio interno una Direzione legale, e non era affatto scontato che questa fosse presente nelle stesse grandi aziende, oggi anche quelle medie e piccole si stanno strutturando in tal senso”. Quello che sta mutando è il ruolo del Legal dentro le organizzazioni: lo si può desumere leggendo, ad esempio, le attuali job description dedicate alla ricerca di queste figure nel mercato del lavoro. Mentre in passato venivano qualificati come ‘Capi degli Uffici Legali’, oggi si è avuta una evoluzione terminologica verso il cosiddetto ‘General Counsel’. Insito in questa terminologia il concetto del legale come colui che “dà consigli”, che indirizza con vere e proprie consulenze strategiche interne, funzionali al processo stesso di presa di decisione manageriale, ed è già divenuta una best practice la sua diretta partecipazione nei comitati decisionali delle aziende. In questo senso, il Legal è un business partner che, nelle parole di Fabio Cangiano, General Counsel – Head of Legal Department di SPIG, “rappresenta una figura strettamente vicina al business in quanto, pur non stando in prima linea sul mercato, consiglia soluzioni che permettano al management di assumere informed decision”.
Come riferisce Cristina Rustignoli, General Counsel di Banca Generali, in conformità a questa avvenuta evoluzione del ruolo del Legal in azienda, e in virtù di un mondo assicurativo estremamente regolato, si stanno avviando sempre più percorsi finalizzati ad interpretare il proprio ruolo sotto una nuova chiave di lettura: “il Legal non solo apporta un contributo conoscitivo fondamentale, ma deve garantire che i processi aziendali nascano ab origine conformi alla normativa vigente”. In relazione all’attuale tema della compliance, Mariarosaria Mirolla, Senior Legal Counsel di Kuwait Petroleum Italia, sottolinea la necessità di riscoprirne il significato, nonché di saperne comunicare il valore anche agli azionisti internazionali, nel caso soprattutto di realtà multinazionali che operano in Paesi e contesti estremamente diversi. “Essere compliant può significare evitare all’azienda pesanti condanne e penali”. La prossima entrata in vigore del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali, in questo senso, spingerà le aziende a realizzare modelli di comportamento che quantomeno riducano i rischi di sanzioni. Una Direzione Legale di alto profilo è infatti capace di mitigare i rischi e abbattere i costi.
Per far tutto questo, le aziende hanno bisogno di legali che facciano proprio un approccio proattivo verso il business.
Come menzionato da tutti i legali presenti alla tavola rotonda inaugurale del Master “Giuristi in Azienda”, indirizzandosi ai giovani partecipanti del percorso, le aziende sono oggi alla ricerca di persone che desiderino mettersi in gioco e che sappiano condividere gli obiettivi con i propri colleghi. Quella che viene cercata dalla azienda è dunque la figura di un Legal versatile e creativo, capace di sviluppare una visione d’insieme della propria azienda, delle strategie e delle azioni intraprese.
Affinchè il legale assuma questa prospettiva è tanto più importante l’acquisizione delle competenze tipicamente manageriali tra cui, ad esempio, una gestione attenta delle tempistiche e dei processi, i quali devono prevedere una efficiente divisione del lavoro e dei compiti, nonché l’uso di una terminologia sintetica e incisiva, accessibile a tutti i colleghi al di là delle diverse professionalità. Nella prospettiva di formare una figura di Legal con competenze manageriali, ISTUD propone un percorso formativo inteso a realizzare un ponte virtuoso tra le conoscenze giuridiche acquisite durante il percorso universitario e le skills trasversali richieste dal mondo delle aziende.