La risposta dei Master ISTUD all’emergenza del Coronavirus – Una nuova community of learning in ambiente digitale
L’emergenza globale Coronavirus ci pone di fronte a sfide inedite che interessano non soltanto la società e l’economia nel loro complesso, ma anche, per quanto ci riguarda come scuola di formazione manageriale, l’organizzazione della didattica e in modo particolare delle aule dei Master post graduate.
Fino a poche settimane fa studiare e formarsi significava, soprattutto, “partecipare” , “esserci”, fisicamente e di persona. Il mondo della formazione e della management education hanno dovuto in pochi giorni reinventarsi completamente, spostando aule in ambiente digitale, organizzando web meeting e virtual team, creando nuovi contenuti e attività.
Questo passaggio verso la smaterializzazione dell’esperienza di apprendimento ha rappresentato e rappresenta in questi giorni intensissimi, una sfida unica, da governare con preparazione e competenze, perché se non gestita con la giusta progettazione e attenzione, rischia di generare percorsi ed esperienze inefficaci (meno partecipazione= meno apprendimento, si potrebbe pensare).
Per i nostri Master post laurea siamo partiti da un assunto: un percorso di formazione – sia esso in presenza o online – deve in primis garantire l’accrescimento della conoscenza e la capacità di articolare le informazioni secondo una logica sistemica, stimolando nel contempo lo spirito critico e il confronto.
Un percorso di formazione – sia esso in presenza o online – deve in primis garantire l’accrescimento della conoscenza e la capacità di articolare le informazioni secondo una logica sistemica.
La formazione a distanza, nel mentre in cui ci priva dell’ “effetto aula” (con i suoi rituali, nel bene e nel male), ci restituisce altro: concentrazione, efficienza nell’utilizzo del tempo e riduzione di tutte quelle fonti di distrazione che inesorabilmente si accompagnano alle attività in presenza (ancora una volta, nel bene e nel male). Insomma, ci riporta in primo piano la dimensione dell’accrescimento della conoscenza e quella dell’utilizzo del tempo.
Sulla scorta di queste considerazioni – che vogliamo qui condividere in primo luogo con i nostri studenti che, legittimamente, si interrogano e ci interrogano nel merito di ciò che sta accadendo – ISTUD ha posto in essere una serie di attività, che, fin dai primi giorni dell’emergenza, ne hanno contraddistinto l’approccio. Il primo passo è stato quello di trasferire online tutte le attività d’aula che prima si svolgevano in presenza, sfruttando la consolidata esperienza che la nostra Scuola può vantare nell’ambito della formazione degli adulti.
Quello che abbiamo fatto non è stato un semplice trasferimento in streaming, ma un lavoro di riprogettazione dell’esperienza formativa stessa, con il coinvolgimento degli studenti, dei docenti e di tutto il field network di riferimento.
Quello che abbiamo fatto non è stato un semplice trasferimento in streaming, ma un lavoro di riprogettazione dell’esperienza formativa stessa, con il coinvolgimento degli studenti, dei docenti e di tutto il field network di riferimento.
Il tutto senza scadere nel rituale anonimo, un po’ asettico, del webinar, favorendo invece una costante interazione tra tutti i partecipanti, e quindi la riscoperta di quello “stare insieme” che rischiava di perdersi nell’erogazione dei contenuti a distanza (per dirla con uno slogan, “No webinar ma microfoni sempre accesi….No compiti a casa ma progetti insieme….”). E soprattutto, ci preme ricordarlo, nel rispetto di un equilibrio dialettico, non sempre facile, tra tecnologia ed interazione umana, due variabili che troppo spesso sembrano invece risolversi in un sostanziale trade-off.
Tre sono i pilastri portanti sui quali abbiamo costruito questa nuova esperienza:
- Capacità di rivolgersi ad ogni singolo studente, valorizzandone l’unicità.
- Interattività e sperimentazione pratica, mediante virtual team che lavorano a distanza ma insieme, e che sono assistiti dalla Faculty Istud.
- Coinvolgimento del network, come nella migliore tradizione di tutti i nostri Master (aziende, professionisti, organizzazioni partner).
Attività didattiche on line: una nuova giornata tipo al Master
Scendendo nel dettaglio delle attività operative, queste sono state le principali innovazioni che abbiamo introdotto per rispondere prontamente ed efficacemente alla sfida:
- Presenza on line del docente per tutto il corso della giornata, con lavori in sottogruppo comprensivi di feedback continui e debriefing, al fine di garantire l’apprendimento collaborativo nelle diverse attività didattiche (virtual collaboration).
- Introduzione e condivisione di contenuti validati e fruibili a distanza.
- Coinvolgimento della rete degli stakeholder del mondo delle imprese, intensificando le testimonianze aziendali e i project work/business case.
- Consolidamento del processo di orientamento, career coaching e placement, tramite colloqui one to one per lo sviluppo individuale, con particolare attenzione al personal branding e alla preparazione ai colloqui di selezione con le imprese, inclusi quelli online.
- Implementazione del processo di valutazione dell’apprendimento individuale, attraverso l’utilizzo dei case studies.
- Introduzione di un pacchetto extra per gli studenti, che darà a tutti la possibilità di accedere ad altre iniziative ed eventi ISTUD, anche dopo il termine delle attività didattiche, in una logica di formazione permanente e continua.
E un nuovo “patto d’aula”
Per garantire un’efficace implementazione di queste attività, ciascuno studente è stato attivamente coinvolto attraverso un rinnovato “patto d’aula” che si fonda su alcuni concetti che sono funzionali alla gestione del nuovo stato di cose:
- L’impegno, connesso alla volontà di «valorizzare» le risorse a disposizione.
- La flessibilità, funzionale alla ricezione di input diversi da mettere poi in ordine.
- L’apertura mentale, vale a dire la predisposizione a partecipare ad un’esperienza «unica» con elementi di distinzione.
Nel loro complesso, queste attività sono state informate allo spirito che da sempre contraddistingue la nostra Scuola, e particolarmente all’idea di garantire il massimo della qualità didattica in ciascuna fase delle attività d’aula e gli stessi risultati di apprendimento e placement per tutti i nostri studenti.
Ci auguriamo che questo momento si chiuda rispetto al dramma che stiamo vivendo ma che, nello stesso tempo, dia la stura a riflessioni nuove e profonde nel campo della formazione in generale e, in particolare per quanto ci riguarda, di quella manageriale.
Roberta Geusa
Laurea in Lingue e Letterature Straniere, Master Universitario in “Formazione formatori” e Master in “Business Management”. Certificazione “Prince2-Registered Practitioner – APMG Quality Management System” in ambito Project Management.
Dal 1998 ad oggi, project manager di progetti complessi di formazione, anche finanziati da fondi pubblici.
Dal 1999 al 2006, Managing partner di Aforisma Business School.
In ISTUD Business School dal 2006, ricopre il ruolo di Responsabile dei progetti istituzionali e finanziati e, da luglio 2013, anche il ruolo di Responsabile della Divisione Master e Programmi per i Giovani.
Docente di “Progettazione e gestione di progetti formativi” in: master post laurea, aziende e istituzioni, università.
Membro esterno in commissioni di valutazione di progetti finanziati.
Membro dell’Albo dei Revisori Didattici per il Processo di Accreditamento Master ASFOR.
Consigliere e Membro della Commissione di Valutazione APAFORM, per le Figure di Formatore Manageriale.
In possesso di Qualifica APAFORM nella categoria “Coordinatore di Programmi di Formazione Manageriale ”.
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