Intervista a Leo Wencel, Presidente e AD di Nestlè Italiana a cura degli studenti dei Master ISTUD
Un pomeriggio insieme a Leo Wencel, Presidente e AD di Nestlè Italiana per gli studenti dei Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione, in Marketing Management e in Retail & Sales. Un’intervista con alcuni dei partecipanti e una testimonianza ad aule riunite. L’esperienza di un grande manager a disposizione dei nostri studenti con consigli e spunti di riflessione.
Intervista a cura di Elisabetta Piazza, Abdoul Razak Koura e Alessandra Maria Restante
Nel 2018 Nestlé ha dichiarato un impegno per rendere il proprio packaging riciclabile al 100% entro il 2025, ed è ciò che ha confermato Leo Wencel, presidente e AD di Nestlè Italiana, spiegando che negli ultimi due anni il problema della plastica è aumentato notevolmente in tutto il mondo ed è possibile notarlo sia attraverso l’inquinamento del mare, sia entrando in qualsiasi negozio, dove viene utilizzata sempre maggiore quantità di questo materiale.
Dalla plastica derivano degli involucri igienici che permettono, per esempio, anche il porzionamento dell’acqua, bene di prima necessità e ciò rappresenta la parte positiva, ma dall’altro lato è così popolare che crea un problema grave che va interiorizzato sia attraverso la politica sia attraverso il mondo del business. A Davos si è svolta una tavola rotonda con tutti i leader mondiali per sottolineare l’importanza di questo problema.
Nestlé, crede molto nel benessere delle persone e dell’ambiente ed è chiaro che questa sfida la include, per questo è stato annunciato un programma per confermare l’impegno di utilizzare entro il 2025 solamente materiali riciclabili. Wencel sottolinea come è necessario risolvere il problema nelle diverse fasi del prodotto: riduzione, riciclo e riuso.
Nestlé ha formato un istituto per accelerare la ricerca nel trovare un materiale per il packaging e gli imballaggi, con lo scopo, al contempo, di sviluppare un’educazione ed una sensibilità a supporto di quest’idea. Tuttavia, nessuna organizzazione, governo o azienda da sola può avere un impatto decisivo, ma è possibile solamente grazie alla collaborazione. Dall’inizio di febbraio 2019 Nestlé sta riducendo ed eliminando tutto ciò che concerne la plastica dagli uffici, magazzini e centri di distribuzione (bicchieri, piatti e forchette); l’intenzione è quella di eliminare tutto e trovare una soluzione plausibile. È un grande impegno che coinvolge anche l’Europa. Wencel ha sottolineato di avere il problema a cuore e di voler lasciare un pianeta migliore a tutti i giovani.
Continuando nell’intervista è stato introdotto il topic delle soft skills in contrapposizione alle hard skills che in passato venivano considerate più importanti, è emerso che le soft skills sono caratteristiche intrinseche della persona non acquisibili, ma fondamentali nel mondo del lavoro come l’agilità di learning, la velocità di aggiornamento in ambito technical e digital, e nel trovare delle soluzioni in un mondo che cambia in continuazione. La velocità con cui tutto cambia è enorme, anche all’interno del business, quindi le hard skills di ieri possono non essere sufficienti per il domani, al contrario dell’agilità con cui si può imparare. A ciò va aggiunto che la collaborazione, il team working, la flessibilità e la capacità di cambiare sono molto importanti. Curiosità, voglia di lavorare assieme, capacità di collaborare e agilità di learning, sono quindi tutte skill richieste e si basano sull’inclusività e sulla adattabilità. Senza queste qualità collegate alla condivisione, nulla si può costruire in maniera duratura.
Circa 5 anni fa, è nato in Europa il progetto NestléNeedsYouth perché il futuro necessità di fiducia. La disoccupazione è un problema grave, soprattutto in Italia, dove è all’incirca al 40%, soprattutto al sud. Quando pensiamo a chi può contribuire ad una soluzione, è molto importante per la società che il business se ne occupi perché non si può aspettare che sia il governo a trovare una soluzione, ed è proprio per questo che da cinque anni è stata creata un’alleanza tra 200 aziende Italiane, Alliance4youth, con la creazione di 1500 posti di lavoro suddivisi in assunzioni, stage, alternanza scuola-lavoro, counseling, che rappresenta un aiuto per la creazione di un CV o per migliorarlo con lo scopo di ottenere un lavoro ed un conseguente sviluppo. Le aziende nell’ultimo anno hanno creato più di 3000 occasioni di lavoro e formazione solamente in Italia, ma questo non rappresenta un punto di arrivo, si continua ed anche ISTUD è importante in questa fase.
Un altro tema emerso durante l’intervista è quello della diversità, per Nestlé includere è fondamentale ed essendo una multinazionale, Wencel ha spiegato che si ha inclusione solamente quando si ha accettazione e tolleranza per gli altri. A ciò va aggiunta l’importanza del gender balance; c’è un’evidenza scientifica che esplica come le squadre composte da uomini e donne sono più produttive, quindi, al momento, Nestlé ha circa il 40% dei dipendenti donne. Per aiutare le donne è stato introdotto il congedo di paternità dove i papà possono prendere dei giorni per aiutare le proprie compagne nella gestione dei bambini, anche se non riconosciuto dalla legislazione italiana. Nestlé supporta le Nazioni Unite in tutto ciò che riguarda l’inclusività, supporta anche l’Italia nella comunicazione di queste attività, eliminando tutti i comportamenti che non rispettano determinati principi: tutti devono rispettare le regoli comuni in modo tale da creare un ambiente vincente.
Sul tema lavoro agile, Nestlé ad Assago nel 2014, con l’apertura del nuovo campus, ha promosso dei modelli di smart working. Il modello agile viene usato maggiormente dalle donne, con una crescita del 25% rispetto all’anno scorso, soprattutto nel marketing e comunicazione, dove si ha una presenza femminile elevata, anche se non al top management. Per Nestlé è importante supportarle le donne maggiormente impegnate con la famiglia nelle loro attività. Si è rinunciato all’assegnamento di scrivanie, anche per i membri di board e per i manager: questo permette un miglior lavoro di squadra e consente di cambiare squadra senza aver bisogno di postazioni fisse e senza dover avere un numero di postazioni per ogni dipendente. Ci sono poi altri spazi adibiti a conferenze, una biblioteca e un’area relax. Si pone inoltre sempre più attenzione alla salute e al benessere dei dipendenti, grazie all’aiuto di un Manager del Benessere, che si occupa di monitorare i parametri vitali dei dipendenti.
Il livello di welfare aziendale è molto alto tuttavia la velocità aumenta, così come la quantità di lavoro. Bisogna essere efficienti, rapidi, non è necessario essere sempre presenti fisicamente ma bisogna essere veloci, le sfide sono enormi. Quando la squadra non è performante si perde.
Durante l’ultima parte dell’intervista Wencel ha parlato degli ostacoli che ha dovuto affrontare durante la sua carriera. I diversi ruoli ricoperti, in più paesi, hanno richiesto un costante confronto con i valori culturali in continuo cambiamento, con aspetti più o meno positivi. Spesso è difficile comprendere e accettare fattori culturali diversi, ma tuttavia sono esperienze che arricchiscono. Bisogna focalizzarsi sulle cose buone per dare un equilibrio e rispettare gli altri.