Le Olimpiadi 2026 e le nuove frontiere dello sport
La scelta di Milano – Cortina come sede delle Olimpiadi Invernali 2026 da parte del Comitato Olimpico Internazionale ha dato il via, in Italia, alle proiezioni che l’evento avrà sul tessuto economico del sistema paese e delle aree territoriali interessate.
I primi dati arrivano dalle ricerche dell’Università ‘Ca Foscari e SDA Bocconi, che concordano nel calcolare l’indotto positivo dell’evento attorno ai cinque miliardi di euro.
Negli anni precedenti all’evento, secondo la sim milanese Equita le infrastrutture vedranno arrivare gli investimenti più importanti per la creazione e il miglioramento di collegamenti e varie sedi delle gare.
A seguire, dovrebbero aumentare gli indotti del settore turistico del territorio interessato, oltre a quelli di diversi brand che godranno dell’esperienza olimpica.
Le proiezioni dei proventi delle Olimpiadi 2026 sottolineano come, al di là della sfera agonistica, lo sport sia un settore economico di importanza globale.
Solo la National Football League americana genera un indotto annuo stimato in media attorno ai 15 miliardi di dollari, rendendola la lega sportiva più ricca del mondo.
Un esempio più nostrano è la Serie A in Italia, con un indotto annuo stimato attorno ai 2 miliardi di euro. Su scala minore, si pensi che per ogni partita della Juventus giocata in casa, a Torino si calcoli un aumento di guadagni per un milione di euro sul settore alberghiero, sulla ristorazione e sui trasporti.
Insomma: lo sport, grazie alle sue manifestazioni agonistiche, attrae nella sua orbita persone che danno valore alla cornice di queste manifestazioni, e non solo.
Diritti televisivi, di streaming e di utilizzo d’immagine. Investimenti in infrastrutture e brand che fanno a gara per sponsorizzare i campioni più amati, magari creando linee di abbigliamento dedicate. Videogames che danno la possibilità ai fan di fare da allenatore o da giocatore, vendendo una quantità di copie da urlo in tutto il mondo. Tutti frutti dello sport, e della passione scatenata dal gioco.
Oltre alle competizioni sul campo, in questi anni si assiste anche a un boom di competizioni sullo schermo.
Il fenomeno degli ESports si aggiunge a quello degli sport tradizionali, con l’arrivo di generazioni di gamers che aspirano a diventare dei professionisti acclamati da giocatori di tutto il mondo.
Quello dei videogiochi è il settore più florido dell’industria dell’entertainment, arrivando a generare 140 miliardi di dollari nel solo 2018. Gli Esports traggono forza da questa crescita, con analisti che prevedono un giro di affari a loro legato da un miliardo di dollari nel 2019 (Fonte: Reuters).
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