Preserviamo
Le 30 storie che state per leggere raccontano l’esperienza di donne e curanti che hanno affrontato, direttamente o indirettamente, il percorso della preservazione della fertilità prima di sottoporsi alle terapie oncologiche.
Lungo le narrazioni, raccolte durante il progetto “Preserviamo“, i diversi punti di vista vengono espressi attraverso molteplici temi affrontati: la diagnosi della malattia oncologica, la necessità di ricevere informazioni su tutte le possibilità di cura, la scelta dell’intervento di preservazione della fertilità, le cure seguite, l’importanza della rete multidisciplinare di riferimento, e ancora molti altri. Un titolo per ogni storia proverà a guidarvi nell’individuare i temi principali.
Sono storie perlopiù positive, in cui la speranza e la fiducia sono rese possibili dalla rete integrata di informazione, sostegno e supporto di cui le donne che si raccontano hanno potuto usufruire, potendo affrontare l’intervento di preservazione della fertilità con consapevolezza. E tale scelta sembra esser stata di aiuto anche dopo, nell’alleggerire una parte del carico delle terapie, nell’affrontare con maggiore “tutela e protezione” il resto del percorso.
“Una porta aperta”, “Una luce di speranza”, “Un bastone cui aggrapparsi”, “Una seconda possibilità”, “Un aggancio al futuro”, queste le espressioni utilizzate per trasmettere il significato che l’intervento di preservazione della fertilità ha avuto nel vissuto dell’intero percorso di cura oncologico. I curanti sono descritti come coloro che aprono questa porta, accendono la luce, offrono il bastone cui aggrapparsi. E insieme, pazienti e operatori, tessono le tele di queste storie.
Questo lavoro rappresenta un primo passo per rafforzare quanto più possibile la rete integrata di questo percorso di cura, così importante in un momento di grande incertezza e fragilità. La raccolta delle narrazioni è stata estesa a tutto il territorio nazionale, con l’intento di rappresentare le realtà dei diversi centri di riferimento per la preservazione della fertilità, tuttavia la maggior parte delle storie pervenute sono state raccolte presso il centro promotore. L’augurio è che queste narrazioni siano le prime di un capitolo destinato ad ampliarsi con altre esperienze di pazienti e curanti, tutto da scrivere.